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Da Wiki - Archivio per il cinema indipendente italiano.
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L’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano è un archivio in divenire, potenziale, in trasformazione, come d’altronde è in trasformazione continua e in potenziale continuo ciò che lo compone, il cinema indipendente. La volontà dell’Archivio nasce da qualche parte tra il 1985 e il 1987 (un periodo di fondamenta per Anteprima, con il “triumvirato” composto da Ghezzi, Morandini, Volpi), si iniziano a conservare i film iscritti ai concorsi e i non selezionati. Solo nel 1990 verrà effettivamente fondato un Archivio per il Cinema Indipendente Italiano. L’Archivio è sempre stata una volontà, un tendere, un divenire. Dalla sua prima immaginazione ad oggi ciò che è stato fatto è stato raccogliere e catalogare, conservare, senza mai concretizzare l’Archivio in una sua forma canonica, con lo scopo di portarlo alla fruizione e all’utilizzo. Più volte i direttori e i lavoratori culturali del Festival si sono posti come obiettivo quello di avvicinarsi a questa concretizzazione, continuando a raccogliere e collezionare - dando vita, quindi, a un archivio fisico immobile, fin quando non l’abbiamo aperto, studiato, digitalizzato, fatto parlare.
L’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano è un archivio in divenire, potenziale, in trasformazione, come d’altronde è in trasformazione continua e in potenziale continuo ciò che lo compone, il cinema indipendente. La volontà dell’Archivio nasce da qualche parte tra il 1985 e il 1987 (un periodo di fondamenta per Anteprima, con il “triumvirato” composto da Ghezzi, Morandini, Volpi), si iniziano a conservare i film iscritti ai concorsi e i non selezionati. Solo nel 1990 verrà effettivamente fondato un Archivio per il Cinema Indipendente Italiano. L’Archivio è sempre stata una volontà, un tendere, un divenire. Dalla sua prima immaginazione ad oggi ciò che è stato fatto è stato raccogliere e catalogare, conservare, senza mai concretizzare l’Archivio in una sua forma canonica, con lo scopo di portarlo alla fruizione e all’utilizzo. Più volte i direttori e i lavoratori culturali del Festival si sono posti come obiettivo quello di avvicinarsi a questa concretizzazione, continuando a raccogliere e collezionare - dando vita, quindi, a un archivio fisico immobile, fin quando non l’abbiamo aperto, studiato, digitalizzato, fatto parlare.

Versione delle 13:31, 2 mar 2025

L’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano è un archivio in divenire, potenziale, in trasformazione, come d’altronde è in trasformazione continua e in potenziale continuo ciò che lo compone, il cinema indipendente. La volontà dell’Archivio nasce da qualche parte tra il 1985 e il 1987 (un periodo di fondamenta per Anteprima, con il “triumvirato” composto da Ghezzi, Morandini, Volpi), si iniziano a conservare i film iscritti ai concorsi e i non selezionati. Solo nel 1990 verrà effettivamente fondato un Archivio per il Cinema Indipendente Italiano. L’Archivio è sempre stata una volontà, un tendere, un divenire. Dalla sua prima immaginazione ad oggi ciò che è stato fatto è stato raccogliere e catalogare, conservare, senza mai concretizzare l’Archivio in una sua forma canonica, con lo scopo di portarlo alla fruizione e all’utilizzo. Più volte i direttori e i lavoratori culturali del Festival si sono posti come obiettivo quello di avvicinarsi a questa concretizzazione, continuando a raccogliere e collezionare - dando vita, quindi, a un archivio fisico immobile, fin quando non l’abbiamo aperto, studiato, digitalizzato, fatto parlare.