1996: differenze tra le versioni
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L'Assessore alla Cultura Mara Garattoni | |||
trent' | Anteprima è una manifestazione turistica o un evento culturale? È un interrogativo che ogni ogni anni si ripropone, a Bellaria, in varie sedi, da quelle del mondo associativo ed economico, ai banchi del Consiglio Comunale, qualche eco forse sfiora anche tanti bellariesi ormai presi dall'avvio a pieno ritmo della stagione turistica. È una domanda legittima dato l'investimento economico della Pubblica Amministrazione, tuttavia la riflessione dovrebbe essere intellettualmente onesta, libera da schieramenti pregiudiziali e soprattutto consapevole che la qualificazione culturale di una città percorre strade talvolta più accidentate di quelle volte al benessere economico. Losi può constatare ogni volta che si cerca di comparare questo dato con il grado di insoddisfazione psicologica, affettiva, spirituale, che assilla tanti individui delle aree più sviluppate del mondo. Dunque è certamente positivo mantenere la dialettica su temi legati alla promozione sociale e culturale di una città, come è avvenuto nel Consiglio Comunale del 20/5/96, che ha approvato una proposta di accordo di programma tra i Comuni di Bellaria Igea Marina e Rimini sui festival del cinema indipendente: Anteprima e Rimini cinema. Questa deliberazione esprime un indirizzo programmatico teso alla valorizzazione di forme espressive e produttive marginali in quanto sorte ed agite fuori dai circuiti della grande industria cinematografica. L'offerta di un luogo di emersione a idee e sensibilità innovative, la promozione di occasioni di contaminazione culturale fra autori provenienti da aree geografiche diverse e lontane, la formazione di operatori locali capaci di sviluppare una progettualità coerente ed organica in un fecondo rapporto con intellettuali di differente provenienza, contribuisce necessariamente alla crescita culturale della nostra città. La rassegna di film organizzata nei mesi di marzo-aprile (Periferie) in collaborazione con l'Archivio del Cinemalndipendente e la presenza, alle proiezioni, di un pubblico numeroso e attento, dimostra come l'interesse per il cinema si stia risvegliando nuovamente fra molti giovani che rifiutano la visione di opere ‘offese’ dalla mercificazione televisiva. L'obiettivo dell'accordo di programma fra Anteprima e Rimini cinema dovrebbe tendere a rafforzare la presenza delle due manifestazioni nel quadro delle proposte e degli eventi che segnano la stagione estiva della provincia riminese, salvaguardandone tutta via la rispettiva identità e specificità tematica. Una conseguenza implicita di questa scelta dovrebbe essere la realizzazione di un sistema integrato dell'offerta culturale a livello provinciale tesa alla razionalizzazione delle risorse, all'arricchimento della proposta culturale, ad una fruizione più articolata delle manifestazioni, al sostegno di relazioni dinamiche sempre feconde di incontri, di idee, di proposte. Il programma di questa 14“edizione propone il 30° compleanno de La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, un film sul Terzo Mondo e sul colonialismo che racconta sentimenti, emozioni, entusiasmi, sofferenze di tanti uomini che concentrarono i loro sforzi per liberarsi dal potere imperialistico per dar vita ad una nazione. Il film propone la storia vista dalla parte dei popoli coloniali che lottano contro l'oppressione, un'opera che offre l'occasione per parlare dei tanti drammi che affliggono il Terzo Mondo. L'Algeria di oggi, infatti, fornisce un esempio delle contraddizioni e delle lacerazioni interne, e ancora vive, di un popolo che ha vissuto l'esperienza del colonialismo. La retrospettiva, coerentemente con la scelta de La battaglia di Algeri è dedicata al cosiddetto Terzo Cinema, nato verso la metà degli anni ‘60. Esso si pone programmaticamente fra il cinema dipendente commerciale e quello d'autore, anch'esso influenzato da esigenze di mercato. Il Terzo Cinema, invece, è indipendente, politico, interculturale, è un cinema di frontiera che affronta tematiche internazionaliste, del Terzo Mondo, dei disoccupati, della droga, dell'antipsichiatria, della liberazione nazionale. I film proposti nella sezione ci introdurranno in geografie dell'immaginario poco frequentate, contribuendo ad accogliere nei nostri orizzonti emotivi e culturali il ’diverso da me”. In questa 14° edizione Anteprima, oltre al consueto Premio Casa Rossa, dedica un omaggio particolare atre esponenti significativi, ciascuno a proprio titolo, del panorama cinematografico italiano. Si tratta di Paolo Gobetti, figlio di Piero Gobetti, partigiano e responsabile per oltre trent'anni dell'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, recentemente scomparso; di Vittorio De Seta, regista ‘scomodo’ che racconta l'estraniazione, il viaggio interiore alla ricerca di sé, quindi il disagio esistenziale di chi non sa conciliarsi col mondo; di Gianfranco Mingozzi, voce impegnata nella produzione italiana di documentari di impegno civile. Dunque Anteprima, attraverso le sue sezioni, propone un intenso viaggio in quel cinema indipendente che sa rivolgere uno sguardo criticamente attivo sulla storia, sul mondo e sulle intrinseche contraddizioni che dovrebbero sempre inquietarci per elevarci dalla palude dell'indifferenza. | ||
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Versione delle 07:40, 17 mar 2025

Enti promotore
Comune di Bellaria Marina, Assessorato alla Cultura, Archivio del cinema indipendente italiano. Con il contributo di: presidenza del consiglio dei ministri- dipartimento spettacolo regione Emilia Romagna.
Direzione artistica
Antonio Costa, Enrico Ghezzi, Morando Morandini, Roberto Silvestri
Direzione organizzativa
Gianfranco Miro Gori
Segreteria
Anna Gradara, Paola Gori, Antonio Tolo
Ufficio stampa
Mazzia Milesi
Amministrazione e servizi tecnici
Saverio Gori
Presentazione
L'Assessore alla Cultura Mara Garattoni
Anteprima è una manifestazione turistica o un evento culturale? È un interrogativo che ogni ogni anni si ripropone, a Bellaria, in varie sedi, da quelle del mondo associativo ed economico, ai banchi del Consiglio Comunale, qualche eco forse sfiora anche tanti bellariesi ormai presi dall'avvio a pieno ritmo della stagione turistica. È una domanda legittima dato l'investimento economico della Pubblica Amministrazione, tuttavia la riflessione dovrebbe essere intellettualmente onesta, libera da schieramenti pregiudiziali e soprattutto consapevole che la qualificazione culturale di una città percorre strade talvolta più accidentate di quelle volte al benessere economico. Losi può constatare ogni volta che si cerca di comparare questo dato con il grado di insoddisfazione psicologica, affettiva, spirituale, che assilla tanti individui delle aree più sviluppate del mondo. Dunque è certamente positivo mantenere la dialettica su temi legati alla promozione sociale e culturale di una città, come è avvenuto nel Consiglio Comunale del 20/5/96, che ha approvato una proposta di accordo di programma tra i Comuni di Bellaria Igea Marina e Rimini sui festival del cinema indipendente: Anteprima e Rimini cinema. Questa deliberazione esprime un indirizzo programmatico teso alla valorizzazione di forme espressive e produttive marginali in quanto sorte ed agite fuori dai circuiti della grande industria cinematografica. L'offerta di un luogo di emersione a idee e sensibilità innovative, la promozione di occasioni di contaminazione culturale fra autori provenienti da aree geografiche diverse e lontane, la formazione di operatori locali capaci di sviluppare una progettualità coerente ed organica in un fecondo rapporto con intellettuali di differente provenienza, contribuisce necessariamente alla crescita culturale della nostra città. La rassegna di film organizzata nei mesi di marzo-aprile (Periferie) in collaborazione con l'Archivio del Cinemalndipendente e la presenza, alle proiezioni, di un pubblico numeroso e attento, dimostra come l'interesse per il cinema si stia risvegliando nuovamente fra molti giovani che rifiutano la visione di opere ‘offese’ dalla mercificazione televisiva. L'obiettivo dell'accordo di programma fra Anteprima e Rimini cinema dovrebbe tendere a rafforzare la presenza delle due manifestazioni nel quadro delle proposte e degli eventi che segnano la stagione estiva della provincia riminese, salvaguardandone tutta via la rispettiva identità e specificità tematica. Una conseguenza implicita di questa scelta dovrebbe essere la realizzazione di un sistema integrato dell'offerta culturale a livello provinciale tesa alla razionalizzazione delle risorse, all'arricchimento della proposta culturale, ad una fruizione più articolata delle manifestazioni, al sostegno di relazioni dinamiche sempre feconde di incontri, di idee, di proposte. Il programma di questa 14“edizione propone il 30° compleanno de La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo, un film sul Terzo Mondo e sul colonialismo che racconta sentimenti, emozioni, entusiasmi, sofferenze di tanti uomini che concentrarono i loro sforzi per liberarsi dal potere imperialistico per dar vita ad una nazione. Il film propone la storia vista dalla parte dei popoli coloniali che lottano contro l'oppressione, un'opera che offre l'occasione per parlare dei tanti drammi che affliggono il Terzo Mondo. L'Algeria di oggi, infatti, fornisce un esempio delle contraddizioni e delle lacerazioni interne, e ancora vive, di un popolo che ha vissuto l'esperienza del colonialismo. La retrospettiva, coerentemente con la scelta de La battaglia di Algeri è dedicata al cosiddetto Terzo Cinema, nato verso la metà degli anni ‘60. Esso si pone programmaticamente fra il cinema dipendente commerciale e quello d'autore, anch'esso influenzato da esigenze di mercato. Il Terzo Cinema, invece, è indipendente, politico, interculturale, è un cinema di frontiera che affronta tematiche internazionaliste, del Terzo Mondo, dei disoccupati, della droga, dell'antipsichiatria, della liberazione nazionale. I film proposti nella sezione ci introdurranno in geografie dell'immaginario poco frequentate, contribuendo ad accogliere nei nostri orizzonti emotivi e culturali il ’diverso da me”. In questa 14° edizione Anteprima, oltre al consueto Premio Casa Rossa, dedica un omaggio particolare atre esponenti significativi, ciascuno a proprio titolo, del panorama cinematografico italiano. Si tratta di Paolo Gobetti, figlio di Piero Gobetti, partigiano e responsabile per oltre trent'anni dell'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, recentemente scomparso; di Vittorio De Seta, regista ‘scomodo’ che racconta l'estraniazione, il viaggio interiore alla ricerca di sé, quindi il disagio esistenziale di chi non sa conciliarsi col mondo; di Gianfranco Mingozzi, voce impegnata nella produzione italiana di documentari di impegno civile. Dunque Anteprima, attraverso le sue sezioni, propone un intenso viaggio in quel cinema indipendente che sa rivolgere uno sguardo criticamente attivo sulla storia, sul mondo e sulle intrinseche contraddizioni che dovrebbero sempre inquietarci per elevarci dalla palude dell'indifferenza.