Pagina principale: differenze tra le versioni
Pagina svuotata Etichette: Svuotamento Modifica visuale |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
[[File:Archivioperilcinemaindipendenteitalianologo.png|sinistra|senza_cornice|146x146px]] | |||
L’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano è un archivio in divenire, potenziale, in trasformazione, come d’altronde è in trasformazione continua e in potenziale continuo ciò che lo compone, il cinema indipendente. La volontà dell’Archivio nasce da qualche parte tra il 1985 e il 1987 (un periodo di fondamenta per Anteprima, con il “triumvirato” composto da Ghezzi, Morandini, Volpi), si iniziano a conservare i film iscritti ai concorsi e i non selezionati. Solo nel 1990 verrà effettivamente fondato un Archivio per il Cinema Indipendente Italiano. L’Archivio è sempre stata una volontà, un tendere, un divenire. Dalla sua prima immaginazione ad oggi ciò che è stato fatto è stato raccogliere e catalogare, conservare, senza mai concretizzare l’Archivio in una sua forma canonica, con lo scopo di portarlo alla fruizione e all’utilizzo. Più volte i direttori e i lavoratori culturali del Festival si sono posti come obiettivo quello di avvicinarsi a questa concretizzazione, continuando a raccogliere e collezionare - dando vita, quindi, a un archivio fisico immobile, fin quando non l’abbiamo aperto, studiato, digitalizzato, fatto parlare. |
Versione delle 13:26, 2 mar 2025

L’Archivio per il Cinema Indipendente Italiano è un archivio in divenire, potenziale, in trasformazione, come d’altronde è in trasformazione continua e in potenziale continuo ciò che lo compone, il cinema indipendente. La volontà dell’Archivio nasce da qualche parte tra il 1985 e il 1987 (un periodo di fondamenta per Anteprima, con il “triumvirato” composto da Ghezzi, Morandini, Volpi), si iniziano a conservare i film iscritti ai concorsi e i non selezionati. Solo nel 1990 verrà effettivamente fondato un Archivio per il Cinema Indipendente Italiano. L’Archivio è sempre stata una volontà, un tendere, un divenire. Dalla sua prima immaginazione ad oggi ciò che è stato fatto è stato raccogliere e catalogare, conservare, senza mai concretizzare l’Archivio in una sua forma canonica, con lo scopo di portarlo alla fruizione e all’utilizzo. Più volte i direttori e i lavoratori culturali del Festival si sono posti come obiettivo quello di avvicinarsi a questa concretizzazione, continuando a raccogliere e collezionare - dando vita, quindi, a un archivio fisico immobile, fin quando non l’abbiamo aperto, studiato, digitalizzato, fatto parlare.