1989

Da Wiki - Archivio per il cinema indipendente italiano.

Direzione[modifica | modifica sorgente]

Locandina Anteprima per il cinema indipendente italiano, 1989
  • Direzione artistica: Enrico Ghezzi, Morando Morandini, Gianni Volpi
  • Coordinamento: Gianfranco Miro Gori
  • Organizzazione: Luigi Barberini
  • Ufficio stampa: Marzia Milanesi
  • Segreteria: Eleonora Abbondanza, Annamaria Gradara
  • Amministrazione: Saverio Gori
  • Servizi tecnici: Pierfranco Guerrini
  • Ospitalità: Marcello Morri
  • Cataloghi a cura di: Eleonora Abbondanza e Annamaria Gradara per associazione "Creattiva"

Presentazione[modifica | modifica sorgente]

di Ferdinando Fabbri e Stefano Vincenzi

Anteprima giunge quest'anno alla settima edizione. Nata nel 1983 per iniziativa dell’ Azienda di Soggiorno, è da allora cresciuta, imponendosi come punto di riferimento principale, forse ineludibile, di tutto quanto si muove dentro ed attorno al cinema indipendente italiano. Alcune edizioni sono state esaltanti, altre lo sono state un po' meno. Ma ciò è, come dire?, fisiologico. Resta il fatto che nell’intricato panorama festivaliero nazionale, Bellaria Igea Marina è probabilmente uno dei festival con l’identità meglio definita. L’edizione di quest'anno marca una forte continuità con le precedenti ed al medesimo tempo propone alcune novità. Infatti, accanto al premio al miglior film indipendente italiano, al concorso per l’assegnazione dei gabbiani, al concorso per un film di tre minuti a tema fisso e da spazio aperto, vengono proposte una sezione chiamata Viaggi in Italia ed una retrospettiva dedicata alla scuola di Bassano, alla scuola di Ermanno Olmi. E’ questa una sezione che resterà anche in futuro per un viaggio nelle più significative scuole di cinema di tutto il mondo. Non è nostro compito sottolineare i nessi - per altro evidenti - tra le scuole di cinema e il cinema indipendente. Vogliamo invece accennare ad un altro aspetto. La scuola è un istituto, un’attività permanente: per ciò ci piace considerare questa retrospettiva un segnale, un augurio ed un impegno affinchè Anteprima, che fino ad oggi è stata un festival, ovvero un evento racchiuso nell'arco di pochi giorni che si ripete annualmente, divenga un istituto di produzione culturale permanente, rafforzando i suoi legami con la città che la produce, Bellaria Igea Marina, e costituendo un punto di riferimento lungo i dodici mesi dell’anno per il cinema italiano indipendente. L’aver denominato Casa Rossa il premio al miglior film indipendente è un sintomo della direzione di marcia che si vuole intraprendere (a nessuno, per lo meno tra i bellariesi, sfugge il legame con Panzini e dunque con la nostra città). L’aver voluto collocare la sede di Anteprima nei locali della biblioteca comunale è un segnale ancor più preciso per la costituzione a Bellaria Igea Marina di un archivio cinematografico che funzioni tutto l’anno, promuovendo iniziative locali e servendo come memoria nazionale ed internazionale del cinema indipendente italiano. Siamo certi che il futuro di Anteprima risiede nella sua capacità di diventare un’attività permanente, un istituto. Un festival, insomma, fuori di sè.

Presto e tardi[modifica | modifica sorgente]

di Enrico Ghezzi

Come accade, il tema del concorso video tre minuti di quest'anno dice molto: Il denaro. (Se pensiamo solo agli ultimi due anni, altrettanto finivano per dire temi come Le cose invisibili o Il telefono, entrambi indici di leggerezze, di epifanie impalpabili e da rincorrere o guardare in trasparenza fino a perdere gli occhi). Si potrebbe quasi dire che il tema fisso di Anteprima (1989, ma anche di prima) sono i cento milioni circa del suo budget... Quel che ci si chiede, di fronte alla pletora o alla felice abbondanza di esordi nel cinema italiano improvvisamente risospinto (tra eccedenze di liquidi e articoli 28 e televisioni in concorrenza tra loro), è quel che ci porta - di nuovo, e nel nuovo - Anteprima. Cosa poi di indipendente. O infine di indipendente anche rispetto a questa pletora o abbondanza. Quali indicazioni, da una selezione come quella di quest'anno unita a quelle che l’hanno preceduta, quale invisibile filo telefonico per una telefonata da duecento lire a chi? E’ evidente la distanza dal cinema italiano giovane che si è imposto nell’anno in Italia e all’estero. Distanza dovuta all’agio produttivo, prima di tutto. Cristaldi e la Rai, la Rai e Pescarolo per Nuovo Cinema Paradiso e per Mignon è partita, con buoni budget; buon budget e grande lancio per Mery per sempre. Cinema, con diversi talenti e diverse passioni, del ritorno, del fantasma, del ricalco. Paradigmatico fin dal titolo il film di Tornatore, la cui abilità poco rischiata e un po’ (non abbastanza) pornografica si trova affiancata al film di Odorisio e a uno Scola polverosissimo, tutti in vena di splendori e paradisi nel rimpianto di quanto c’è forse di più lontano oggi dal cinema, la sala, magnifico luogo per un pubblico che non c’è più, luogo che forse è bene imparare a vivere mentalmente, a riprodurre direttamente negli occhi per un futuro forse senza più pellicola. Perfetta e notevole e ambiziosa la prova truffautiano - comenciniana della Archibugi. Riuscito l’agghiacciante replicante di film politico costruito da Risi con i Placido Rulli Petraglia del molto più politico e vero (!!) La Piovra. A questo troppo tardi, nel senso circoscritto di un inserimento immediato (al di là delle vicissitudini produttivo- distributive che possono ormai capitare a chiunque e a qualunque film) nel cinema mainstream e affermato, non si vuole certo contrapporre il troppo presto delle velleità confuse o delle eterne acerbità. E anzi si vuol sempre meno contrapporre una linea, anche se per vezzo storico si potrebbe pur rintracciare un sottile Rubicone o un’ombra lungo la quale contro la quale oltre la quale in una trama di causalità e di casualità si trovano nomi e titoli che sono passati o no per Anteprima. Non è una linea quella - che so? - Soldini-Calogero- ‘ Eronico/Cecca, che sembrerebbe così giusta e insieme (ancora per poco, si spera) così subalterna. Perchè allora bisognerebbe alludere anche a quella, sottile e mai premiata ma non meno forte, che porta da un Gaudino a un Segatori, orfica e non narrativa, legata alla intensissima suggestione di immagini pre-moderne. Eppure i nomi appena fatti appartengono a una polaroid che lentamente si appalesa (sette anni...). Di un cinema apprezzato più all’estero che nazionalpopolarmente, fatto di percorsi anche geografici inediti, finalmente decentrato anche rispetto all’ipotetico neo-centro di una scuola milanese che proprio a Bellaria si era più nettamente manifestata. La Catania - o catanìa... - portoghese di Calogero non trionfa a Cannes ma seduce molti pubblici di festival sparsi per il mondo con i suoi tocchi gentili. Stesso sangue, girato in Abruzzo da romani (Eronico era stato a Bellaria col suo architettonico A proposito di Roma), scalda i francesi. Segatori e Gaudino guardano alla Germania (e a Herzog) e ne sono riguardati. Eronico non sarà a Bellaria per ritirare con Cecca il premio per il miglior film indipendente dell’anno perchè è a Los Angeles a seguire e filmare sul set il più eccentrico e visionario e assoluto dei registi nati negli anni ottanta, il sublime David Lynch.... E ritorna dal Belgio un piccolo film in video finanziato anche da Anteprima due anni fa. Un bel titolo, canoro e esplosivo: La Mina. Da sempre - credo - Anteprima ha fatto saltare frontiere, per prima quella tra video e pellicola (si vedranno quest'anno mediometraggi fiction in video di peso cinematografico; è del resto una tendenza che si sta annunciando centrale per gli anni Novanta; come lo è già da tempo quella della transnazionalità: dopo i Wenders, Ruiz, Coppola, Oshima, eccetera l’ultimo esempio alto è il recentissimo Iosseliani, un film francese girato in Africa da un regista georgiano). Poi quella tra una durata e un’altra, tra un peso ipotetico e un altro. Non c’è un genere che non sia contaminato dalla vicinanza di un altro, a Bellaria, che non debba sopportare paragoni scomodi o inediti o perfino azzardati. Prima di spalancarsi al presente degli anni Novanta e a scelte magari più precise e settoriali (solo underground, per esempio?) o di tendenza (Bellaria come marchio di scelta anche sul già ampiamente visto e rivisto altrove, non proposta ma discorso definito duro autorevole), sospeso tra il troppo presto e il troppo tardi - fin dalla sua denominazione - Anteprima propone forse un terreno comune a ciò che è ancora underground e a quel che appena spunta dalla terra. Senza additivi chimici. Piccolo campo (non serra; non è forse il mondo intero - sarà presto - una serra?), per un cinema di diversi semi e soggetti, fuori dalle coltivazioni estensive/intensive. Cinema di azione e di contemplazione (vedi la retrospettiva della scuola olmiana Bassano) , cinema sporco e cinema pulito, integro o a schegge, politico e mistico, cinema che ci fa ricordare d’altro (magari lasciandosi dimenticare) e cinema che ci fa dimenticare (tutto, anche il denaro) facendosi per sempre ricordare (oro?).

Rassegna della produzione indipendente italiana: Premio Casa Rossa al migliore film dell'anno[modifica | modifica sorgente]

Concorso Anteprima[modifica | modifica sorgente]

Concorso 3 minuti a tema fisso "Il denaro"[modifica | modifica sorgente]

  • Aiuti al Terzo Mondo di Rolf Mandolesi
  • Antitesi di Formula Movie
  • Bambini di Alberto Spizuoco
  • Biglietto da cento di Alexis Cahill
  • Denarex di Bronstrat/Skiaronsky
  • Eldorado di F.Fossati, E.Rosati
  • Fior di lira di Mimmo Avellis
  • Giallo oro di Monica Petracci
  • Il denaro di C.Baroncelli, R.Imolesi
  • Il denaro di M.Bertolino, L.Lionello
  • Il denaro di Loris Calcina
  • Il denaro di Roberto Chiesi
  • Il denaro di Alessandra Andrini
  • Il denaro di Leonardo Mantovani
  • Il denaro di Michele Ricca
  • Il denaro di Marco Caldiron
  • Il denaro di Alessandro Luria
  • Il denaro di M.Cicolani, E.Pugliese
  • Money di Alberto Pucci
  • Money media di Giancarlo Campagnani
  • Non voleva niente di Davide Crociati
  • Percorsi di Stefano Mordini
  • Subito e contanti di Davide Caligiuri

Eventi speciali[modifica | modifica sorgente]

Premio Anteprima '87 al progetto[modifica | modifica sorgente]

Viaggi in Italia[modifica | modifica sorgente]

Retrospettiva[modifica | modifica sorgente]

La scuola di Bassano[modifica | modifica sorgente]

  • Attaccamento e perdita di Lucia Zei
  • Augusto Tretti di Maurizio Zaccaro
  • Induzione e speranza di Roberto Sanpietro
  • Intervista di Mario Brenta
  • La faccio nascosa della luna di Mario Zaccaro, Pier Giorgio Gay
  • La fine del sentiero di guerra di Piermaria Formento
  • La finestra di Nicola Vegro, Alessandro Bencivenni
  • La vestaglia rosa di Isabella Sandri
  • Mareterra di Giorgia Cecere
  • Non fare il cretino... amami! di Luciano Zaccaria
  • Ritorno dal cinema di Giacomo Campiotti
  • Robinson in laguna di Mario Brenta
  • Sigla di Mario Brenta, Ugo Maggini
  • Telecomando di Francesco Alberti
  • Tre con le mani in tasca di Giulio Ciarambino
  • Tre donne di Giacomo Campiotti
  • Via Scarlatti 20 di Markus Imhof

Spazio aperto[modifica | modifica sorgente]

Premi[modifica | modifica sorgente]

  • Premio Casa Rossa al miglior film indipendente dell'anno a Stesso sangue di Egidio Eronico e Sandro Cecca
  • Gabbiano d'oro a Contraccolpo di Giuseppe Ferlito
  • Gabbiano d'argento a Off-Season di Elisabetta Lodoli
  • Concorso Tre minuti a tema fisso - Il denaro a Giallo oro di Monica Petracci