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== I mestieri del cinema == === Dino Audino, editore === La Dino Audino editore è stata fondata nel 1987 ed è diretta da Dino Audino, che fino 1984 era stato direttore editoriale e comproprietario della più nota casa editrice data sinistra giovanile degli anni 70, la Savelli (i non giovanissimi si ricordano certo il bestselle, Porci con le ali, primo titolo della collana Il pane e le rose diretta da Lidia Ravera e Marca Lombardo Radice). Dello spirito originario la Dino Audino riprende la battaglia culturale per la modernizzazione del Paese in un settore giovanile tanto centrale nel futuro quanto sottovalutato nel presente: la formazione nello spettacolo. In un panorama didattico desertico, in cui domina ancora la visione tardo-romantica dell'artista il cui talento basta a se stesso, i libri che parlano di formazione (da L’abc della regia a Checov, La tecnica dell attore a Come scrivere una grande sceneggiatura di Linda Seger) sono qualcosa di più di un semplice strumento didattico, sono un modo di scuotere un sistema e portare le esigenze dell'arte all'interno del mondo industriale contemporaneo. Ma a qualificare la casa editri. ce non è solo il suo essere unica nel fare formazione dello spettacolo ma soprattutto il “come la fa”. Mutuando dal pragmatismo anglosassone alcuni dei libri migliori la Dino Audino sta introducendo in Italia una metodologia basata sull'analisi strutturale e la ricostruzione del testo o del corpo scenico che àncora all'esperienza e al lavoro pratico ogni ipotesi teorico-didattica il che, in un Paese fondamentalmente crociano come il nostro abituato ad una critica impressionistica, è di per sé già rivoluzionario. === Alberto Crespi, critico === Alberto Crespi è nato a Milano nel 1957. Si è laureato in Storia del cinema all'Università degli Studi di Pavia, con una tesi di laurea sul film “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick. Nel 1978 ha cominciato a collaborare con “l'Unità”, dal 1980 è entrato nella redazione spettacoli e nel 1985 si è trasferito a Roma, dove tuttora vive, per lavorare nella sede centrale del giornale fondato da Antonio Gramsci. Dal 1992 è titolare della critica cinematografica. Per “L'Unità” ha seguito i principali festival del cinema (Cannes, Berlino, Venezia), ma gli piace ricordare di aver coperto come inviato anche due Olimpiadi (Barcellona ‘92 e Atlanta '96) e due Mondiali di calcio (USA ‘94 e Francia ‘98), nonché, meno gloriosamente, un festival di Sanremo (nel 2000). Scrive su varie testate (“Cineforum”, “Film Tv”, “Diario”, “Il mucchio selvaggio”) ed è fra i conduttori della trasmissione radiofonica sul cinema “Hollywood Party”, in onda quotidianamente sul terzo canale della Rai. Ha collaborato con la Mostra di Venezia facendo parte della commissione di selezione per la Settimana della Critica (dal ‘90 al ‘93) e della commissione di selezione della Mostra, con la direzione di Alberto Barbera (nel 2001). Ama John Ford, il western, la commedia all'italiana, la musica rock e l' Inter === Paolo Ferrari, direttore della fotografia === Si diploma nel 1988 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Dapprima allievo di Vittorio Storaro, nel corso degli anni firma la fotografia di diversi lungometraggi fra cui I tuffo di Massimo Martella (1993), Rose e pistole di Carla Apuzzo (1998), Quello che cerchi di Marco S.Puccioni (2002), Mariti in affitto di Ilaria Borrelli(2003). Molto ricca la realizzazione documentaria con diversi registi tra cui: Giuseppe Bertolucci, Mimmo Calopresti, Giorgio Treves, Massimo Guglielmi, Gianfranco Pannone, Roberto Giannarelli. Da segnalare il lungo sodalizio con Daniele Segre con cui realizza nel corso di vent'anni numerosi film di notevole interesse documentario. Paolo Ferrari insegna alla Scuola Nazionale di Cinema di Roma dove tiene un corso specifico sull'Immagine digitale. Nel corso degli anni si è specializzato nel campo delle tecnologie digitali. Ha firmato la fotografia di numerosi prodotti di origine Digitale, con particolare attenzione al trasferimento digitale su 35mm. === Franco Giraldi, regista === Franco Giraldi ha cominciato a interessarsi di cinema a vent'anni, come critico e giornalista. È stato assistente di Gillo Pontecorvo (Giovanna), Giuseppe De Santis (Uomini e Lupi, La strada lunga un anno, La gargonnière), Valerio Zurlini (Le soldatesse), Carlo Lizzani (Il gobbo). Nel 1964 è regista della seconda unità in Per un pugno di dollari di Sergio Leone. Debutta nella regia nel 1965 con Sette pistole per i Mc Gregor, a cui seguono Sugar Colt (1966) e Sette donne per i Mc Gregor (1966), Escondido (1968), La bambolona (1969), Cuori solitari (1970), La supertestimone (1971), Gli ordini sono ordini (1972), La rosa rossa (1973), Colpita da improvviso benessere (1976). Inizia una intensa produzione televisiva: Il lungo viaggio (1975), Un anno di scuola (1977), La giacca verde (1978). Sono degli anni ottanta Il corsaro, Mio figlio non sa leggere, Nessuno torna indietro, cui seguono La vita în gioco e le due serie dell'avvocato Porta interpretate da Gigi Proietti. Torna al cinama nel 1996 con il film La frontiera che ha vinto la Grolla d'Oro per la migliore fotografia (Cristiano Poganv) a Saint Vincent. Il film successivo, Voci, esce sugli schermi nel 2001. Intensa anche l'attività teatrale e lirica. Franco Giraldi collabora con il gruppo Cinema del presente, coordinato fa Francesco Maselli. Ha partecipato alla riprese del film collettivo sul G8 di Genova e ha curato il montaggio e l'edizione del film sul Social Forum europeo svoltosi a Firenze nel novembre del 2002 === Mario Mazzarotto, produttore === Mario Mazzarotto (Treviso, 1965) dal 1993 ad oggi lavora come produttore per le maggiori reti televisive nazionali (Rai, Mediaset, Stream, Telepiù) e estere (Channel 4, MTV, Planete) realizzando numerosi programmi televisivi. Tra i più significativi: Ultimo minuto (Rai Tre), Storie vere (Rai Tre), Eroi per caso (Italia Uno), Speak & Splatter (Stream). Negli stessi anni realizza produzioni cinematografiche come produttore o produttore esecutivo, specializzandosi nella produzione di film cinematografici originati con tecnologie digitali. Tra le sue produzioni di lungometraggi: Il ritorno di Cagliostro di Franco Maresco e Daniele Ciprì (2003), Quello che cerchi (2001) di Marco S. Puccioni, L'America a Roma (1998) di Gianfranco Pannone, Sell your body, now! (1998) di Marco S. Puccioni, Due volte nella vita (1998) di Emanuela Giordano, A ridosso dei ruderi, i trionfi (1996) di Franco Brocani, Intolerance - Sguardi del Cinema sull'Intolleranza (1996) di Francesco Maselli, Paolo Virzì, Marco Puccioni, Daniele Cini, Gabriele Muccino, Mariano Cirino, Giorgio Treves, Roberto Giannarelli e altri autori, Oasi (1993) di Cristiano Bortone. === Marco Simon Puccioni, regista === Autore di cortometraggi, documentari, sceneggiature e programmi televisivi. Dopo una laurea in architettura e alcune esperienze in teatro e cinema, grazie ad una borsa di studio, parte per gli USA dove frequenta l'università Cal-Arts, punto di riferimento per il cinema indipendente americano della West Coast. Dirige diversi documentari e cortometraggi, tra cui Concertino e The Blue Fiction, medio metraggio ispirato ai testi di Marguerite Duras (Premio del Pubblico al X. Festival Giovani di Torino). Coinvolto nelle lotte per i diritti civili delle minoranze, realizza A Light on the Path sull'approccio alla diversità sessuale tra gli indiani d'America. Nel 1996, di nuovo in Italia, riprendendo l'impegno che unisce il cinema ai diritti umani, fonda l'associazione di autori Cinema Senza Confini e realizza il “Progetto Intolerance”. Intolerance - sguardi del cinema sull‘intolleranza, film collettivo contro l'intolleranza che coinvolge oltre 50 autori del cinema italiano, viene presentato al festival di Venezia, (Premio Cinema e Società e premio Phil Collins/Toyota per l'impegno sociale). Andrea Camilleri e Suso Cecchi D'Amico premiano l'episodio firmato da Marco Puccioni, per miglior film, miglior regia e montaggio. I ricavi del film finanziano iniziative a favore degli immigrati. Insieme a Guido Chiesa, Davide Ferrario, Antonio Leotti, Daniele Vicari realizza il film documentario Partigiani! sulla resistenza a Correggio. Nel 1998 il Progetto Intolerance continua con la sceneggiatura Gli Ultimi della Classe tratta dai racconti sul razzismo scritti da studenti. Continuando tra impegno sociale e ricerca, da un racconto di Alessandro Barbero, realizza Sell Your Body, Now (miglior corto Buenos Aires, Parigi, Siena , Clorofilla, Imola, Trieste) e documenta grandi manifestazioni (Gaypride, G8, Art. 18). Palestina Tuttigiorni, documentario sulla vita quotidiana nei territori occupati è il suo documentario più recente
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