1984

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Locandina Anteprima per il cinema indipendente italiano, 1984

Ente promotore[modifica | modifica sorgente]

Azienda Autonoma di Soggiorno Bellaria Igea Marina

Presidente Odo Fantini

Titolo[modifica | modifica sorgente]

Anteprima per il cinema indipendente italiano

Date[modifica | modifica sorgente]

2 - 5 Agosto 1984

Direzione[modifica | modifica sorgente]

Comitato tecnico: Morando Morandini, Gianni Volpi, Ettore Zocaro

Direzione organizzativa: Luigi Barberini

Alla ricerca di un "Cinema indipendente italiano"[modifica | modifica sorgente]

Se esiste un cinema indipendente italiano esso è chiamato a dare la sua risposta al «meeting» annuale di Bellaria.

In una regione attualmente ricca di manifestazioni cinematografiche (il Nuovo Cinema a Pesaro, il Giallo a Cattolica, il Film Europeo a Rimini, il Rosa a Gabicce, l’Animazione a Forlì, il Cinema Libero a Porretta, le Nuove Tecnologie a Bologna, il Video Clip a Cervia) la Mostra di Bellaria, senza confondersi con altre manifestazioni rivolte al cinema «indipendente» di altri Paesi, vuole avere una funzione di ricerca di quelle che sono le forze isolate e sparse di un cinema in crisi senza più voglia e coraggio di individuare e valorizzare forze diverse e innovatrici. Un cinema indipendente italiano forse c'é sempre stato, ma non lo si è mai saputo individuare. In una concezione del prodotto cinematografico, tipicamente industriale, rivolta al successo «di cassetta», non ha avuto occasioni per farsi notare e per manifestare le proprie ragioni in un contesto particolare. Bellaria vuol riparare a questo vuoto chiamando con discrezione ad un appuntamento che ha tutta l'aria di una verifica per vedere se esistono le condizioni e gli stimoli per un quadro diverso da quello che si è abituati a considerare.

Se in passato i film di Bellocchio (Pugni in tasca), di Bene (Nostra signora de Turchi), di Moretti (lo sono un autarchico), di Piavoli (Il pianeta azzurro), di Agosti (Nel più alto dei cieli), ecc., hanno costituito esempi brillanti, impennate folgoranti di un artigianato intelligente, destinato a fornire nuove speranze e nuovi valori, occorre ora vedere, in modo organico, cosa sta avvenendo oggi, in una fase poco propizia per il cinema commerciale e tradizionale, legato ai sistemi dell'industria, della distribuzione, dell'esercizio. Pertanto lo spirito della manifestazione di Bellaria si pone come momento di confronto e di dibattito tra forze nuove e vive del cinema e, se vogliamo fare un paragone, si collega idealmente con quello del Festival teatrale di S. Arcangelo, a pochi chilometri da qui. Chi conosce la vivacità e la libertà concettuale, fuori da ogni schema, del «terzo teatro» a S. Arcangelo, capirà che pure il cinema aspira a un suo «terzo cinema». E' una scelta che speriamo dia i suoi frutti. Tale criterio, per sua natura, non pone limiti di alcun tipo, sia per quanto riguarda l'età degli autori sia per l'uso dei mezzi, siano essi cinematografici o televisivi. Una ricerca di linguaggio che necessariamente deve e può spaziare attraverso ogni argomento, narrativo e documentaristisco, rispondendo nei tempi e negli approcci alle sole esigenze espressive dei realizzatori. E' in questa libertà che risiede innanzitutto la ragione d'essere di un cinema «indipendente».[3]

Sezione Concorso[modifica | modifica sorgente]

Sezione Informativa[modifica | modifica sorgente]

Proiezioni Speciali[modifica | modifica sorgente]

  • Omaggio a Silvano Agosti con proiezione di <<D'amore si vive>>
  • Liberate Emanuela, di Gianni Crea
  • Arrapaho, con gli Squallor, di Ciro Ippolito
  • Video con Gianna Nannini Fotoromanza di Michelangelo Antonioni e Ballami di Enrica Fico
  • Animali sorpresi distratti, di Giorgio Barberio Corsetti
  • Inferno, di Franco Giordano
  • Lettere dal 18° livello, di Luigi Serafini
  • Monelli sulla strada maestra, di Eugenio Sandri Video presentati dal Centro Cinema di Forlì:
  • Il castello, di Corrado Bertoni
  • Passaggi sull'acqua, di Borroni e Zaccarini
  • Chi aspetta chi, di Carlo Giunchi
  • Metamorfosi, di Carlo Giunchi
  • Ammutinamenti da sbarco, di Maria Martinelli ed inoltre un FILM A SORPRESA

Premi[modifica | modifica sorgente]

Gabbiano d'oro:

  • Vite da Ballatoio, di Daniele Segre

Gabbiano d'argento (ex equo):

Note curiatoriali[2][modifica | modifica sorgente]

Dato il successo della prima edizione, Luigi Barberini spinge per farne una seconda, sempre “Anteprima per il cinema indipendente italiano”. Barberini coinvolge Morando Morandini, che a sua volte chiama Gianni Volpi. L’edizione ha una direzione artistica doppia: Morandini e Zocaro. Al concorso Anteprima viene cambiato il premio, non più la Caveja d’oro, ma il Gabbiano d’oro e Gabbiano d’argento.

(Prima edizione di Europacinema a Rimini, e quinta edizione del Mystfest a Cattolica)

Premi[modifica | modifica sorgente]

  • Gabbiano d’oro alla migliore opera in concorso a Vite di ballatoio di Daniele Segre
  • Gabbiano d’oro all'opera che si segnali per particolari caratteristiche artistiche e/o produttive a Massimo Mazzucco per Summertime e a Silvio Soldini per Drimage e Paesaggio con figure
  • Gabbiano d’oro per il metodo dell’inchiesta ‘trasposto in sceneggiatura a Venerdì sera, lunedì mattina di Alberto Chiantaretto e Daniele Pianciola

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. A questo indirizzo è' possibile scaricare la digitalizzazione del catalogo.
  2. 2,0 2,1 La sezione Premi e Note curiatoriali, in chiusura di pagina, fanno parte dei materiali elaborati dalla redazione dell'Archivio per il cinema indipendente italiano. L'elenco completo delle note sintetiche sulle edizioni è consultabile su Cronistoria Bellaria Film Festival
  3. Nel catalogo l'articolo non è firmato.